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Visualizza il Bollettino Neve e Valanghe sul sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Zero termico: 4400 m
Sulla nostra Regione continuano a persistere condizioni anticicloniche che favoriscono giornate soleggiate e calde, caratterizzate da instabilità pomeridiana, talvolta associata a rovesci anche temporaleschi, specialmente dalle ore serali.
Zero termico: 3900 m
Un'onda depressionaria è in avvicinamento da ovest. Un primo fronte perturbato interesserà le regioni alpine dalla serata. La prima metà della prossima settimana dovrebbe essere ancora caratterizzata da una certa instabilità per la probabile discesa di una saccatura verso il Mediterraneo occidentale.
Si segnalano possibili rovesci temporaleschi domenica e lunedì.
Dopo un periodo caratterizzato da giornate calde e soleggiate, una perturbazione proveniente dai quadranti meridionali ha apportato in quota deboli quantitavi di neve fresca. Da domani è previsto l'arrivo di aria più secca, in un flusso nord occidentale, Zero termico: 2800 > 2600 m
Da segnalare venti di foehn nelle valli, a tratti intensi.
L’aumento delle temperature ha consentito un buon rigelo solo a partire da 2400-2600 m, dove si è registrato uno spessore della crosta da fusione/rigelo di circa 10 cm. Alle quote più elevate, soprattutto sui versanti nord, il manto nevoso risulta generalmente asciutto e caratterizzato da uno strato superficiale ancora di tipo invernale. La copertura nevosa è continua da 2100-2400 m, anche se localmente, in particolare in Alta Valle, possono essere presenti lingue di neve a quote inferiori. In generale la neve al suolo a 2000-2200 m presenta uno spessore medio di 40 cm, mentre a 2300-2400 m tale valore raggiunge e qualche volta supera il metro.
In alta quota gli scialpinisti dovranno prestare attenzione, soprattutto in corrispondenza di creste e dossi, all’eventuale presenza alle diverse esposizioni di placche a vento instabili formatesi negli ultimi giorni. In relazione al rialzo termico, gli scialpinisti dovranno pianificare le uscite in modo da terminare le gite entro la tarda mattinata, poiché dal primo pomeriggio l’aumento delle temperature porterà ad una riduzione della stabilità del manto nevoso.