Una Fondazione dedicata allo studio dei fenomeni e delle probl...
La Cabina di regia dei ghiacciai valdostani (CRGV) è una cellu...
Il report annuale sull’evoluzione della criosfera in Valle d’A...
Prevenzione dei Rischi e adattamento ai Cambiamenti Climatici ...
8 gennaio 2024
16 ottobre 2023
3 luglio 2023
7 marzo 2023
15 dicembre 2022
6 dicembre 2022
Piattaforma di visualizzazione di dati ambientali per l'attività Outdoor.
Visualizza il Bollettino Neve e Valanghe sul sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Nelle ultime 24 ore si sono registrate deboli nevicate nelle aree prossime ai confini con la Svizzera e con la Francia, con scarso beneficio per le condizioni di innevamento. Per contro, su tutta la Regione, il persistere dell'attività eolica di provenienza occidentale rende ancor più irregolare la distribuzione della neve al suolo. Specie al di sopra del limite del bosco, si alternano creste e dossi dove il manto è stato eroso e localizzate ma diffuse aree di accumulo della neve trasportata dal vento. Previste per venerdì nevicate diffuse di moderata intensità.
Distacchi a lastroni possibili alle esposizioni sottovento (ovest) ed in particolare in prossimità di creste, canaloni e cambi di pendenza.
Dalla giornata di lunedì una serie di perturbazioni sta apportando sul territorio regionale neve fresca fino a quote di fondovalle, in particolare lungo la dorsale alpina dove si misurano i quantitativi maggiori. Sempre dalla giornata di lunedì è in atto un rialzo termico che fino ai 2000-2300 m sta inumidendo gli strati superficiali del manto nevoso; fino a tali quote la notte passata si sono avuti uno scarso rigelo del manto nevoso e pioggia mista a neve.
L’attività eolica di provenienza sud-occidentale sta creando ulteriori nuovi accumuli, soprattutto alle esposizioni orientali e settentrionali.
In particolare lungo la dorsale alpina sono possibili alle diverse esposizioni oltre i 2000 m, valanghe spontanee generalmente di medie dimensioni, sia a debole coesione alle diverse esposizioni, sia a lastroni principalmente dai pendii posti ai quadranti orientali e meridionali. Oltre i 2200 m è possibile provocare già al passaggio del singolo sciatore il distacco di lastroni, anche di spessore rilevante, in particolare alle esposizioni orientali e meridionali. Tale situazione è complicata dalla neve fresca che maschera gli accumuli, rendendone difficile l’individuazione.
Il pericolo valanghe è valutato pari a 3-marcato su tutto il territorio.
Nella giornata di ieri il limite pioggia/neve ha subito un progressivo rialzo fino a 1700-2000 m. Nella notte si è registrato uno scarso rigelo notturno fino a 2000 m, a quote inferiori lungo la dorsale alpina. Di conseguenza al di sotto di tale quota il manto nevoso si è decisamente umidificato, con neve bagnata alle quote più basse.
Al di sopra dei 2300 m i venti occidentali e meridionali hanno continuato a rimaneggiare il manto nevoso, creando ulteriori accumuli e lastroni soffici alle esposizioni sottovento.
Nelle ultime 24 ore è stata registrata una significativa attività valanghiva spontanea, in particolare alle esposizioni sud-orientali oltre i 2500 m.
Stamattina a Punta Helbronner condizioni di cielo coperto, visibilità scarsa, vento forte da sud-ovest e 40 cm neve fresca.