Una Fondazione dedicata allo studio dei fenomeni e delle probl...
La Cabina di regia dei ghiacciai valdostani (CRGV) è una cellu...
Il report annuale sull’evoluzione della criosfera in Valle d’A...
Prevenzione dei Rischi e adattamento ai Cambiamenti Climatici ...
8 gennaio 2024
16 ottobre 2023
3 luglio 2023
7 marzo 2023
15 dicembre 2022
6 dicembre 2022
Piattaforma di visualizzazione di dati ambientali per l'attività Outdoor.
Visualizza il Bollettino Neve e Valanghe sul sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Le precipitazioni che hanno interessato tutta la Regione hanno raggiunto il picco d'intensità massima nella serata di ieri. Le temperature della notte si sono mantenute appena sopra lo zero a 2000 m e appena sotto lo zero a 2500 m. Il limite pioggia/neve è sceso localmente fino a 2000 m, ma generalmente si può trovare neve fresca solo oltre i 2300 m. I quantitativi sono stati inferiori alle previsioni e più abbondanti nelle valli del Gran Paradiso e lungo la dorsale alpina di confine con Francia e Svizzera: si registrano circa 30 cm di neve fresca umida fino a 2800 m, mentre in alta quota i quantitativi sono difficilmente misurabili, a causa dei forti venti che hanno accompagnato la nevicata, rimaneggiando fortemente il manto nevoso e formando nuovi accumuli e placche a vento.
L'attività valanghiva proseguirà durante tutta la giornata, con numerose valanghe di neve umida.
Il pericolo per gli scialpinisti/alpinisti/ciaspolatori è rappresentato dalle colate di neve bagnata, in particolare sui pendii ripidi soleggiati fino a 2800 m, e soprattutto dai lastroni soffici presenti in alta quota, più numerosi sui versanti settentrionali, il cui distacco è possibile già al passaggio di una singola persona.
In montagna si registra un arresto dell'attività da ormai circa 20 giorni, solo l'attività degli scialpinisti è proseguita a singhiozzo durante le brevi schiarite intermittenti.
Per quanto concerne l'arrampicata si ricorda che la falesia del Paretone e falesie limitrofe ad Arnad sono chiuse da un'ordinanza comunale a seguito di incidente mortale.
Mercoledì 2 maggio ci sarà un incontro in Comunità montana a Verrès in cui amministratori locali e regionali, guide alpine e protezione civile, affronteranno la delicata questione.
Frequentate in questi giorni le gite scialpinistiche nelle valli del Gran Paradiso (Cima di Entrelor, Tour del Gran Paradiso e dei 4 rifugi), dove si può trovare ottima neve fresca anche abbondante nelle parti superiori e neve più bagnata e pesante nelle parti inferiori. La copertura continua è dai 1600/1800 m a seconda delle esposizioni. E' sempre richiesta buona conoscenza del territorio e ottima capacità di valutazione.
Le nevicate del week-end e la successiva temporanea rimonta anticiclonica ci hanno regalato, in quota, un bel paesaggio con condizioni invernali, ma è già previsto l'ingresso di correnti umide occidentali che porteranno tempo variabile, con nuvolosità e qualche precipitazione per alcuni giorni.
La neve recente, in funzione del forte soleggiamento, ha subito una rapida evoluzione, presentando diffuse condizioni di instabilità (numerosi woom) sotto i 2800-3000 m, in particolare alle esposizioni sud ed ovest. Sui pendii ripidi più soleggiati, la neve recente presenta un maggiore consolidamento (miglior legame con il vecchio manto); in superficie è presente una crosta da fusione e rigelo al di sotto dei 2800-3000 m. Mentre, le esposizioni in pieno nord, oltre i 2300-2500 m, e quelle soleggiate oltre i 3000 m, presentano condizioni di instabilità con neve a debole coesione, dalle caratteristiche invernali.
Agli escursionisti è richiesta un'elevata capacità nella scelta dell'itinerario ed una valutazione critica dei pendii in funzione delle diverse esposizioni e quote, in particolare in alta quota.
Una struttura depressionaria su quasi tutta l'Europa porta aria fredda e instabilità atmosferica fino a domenica. Tra lunedì e martedì sembra proporsi una breve pausa per la temporanea espansione dell'alta pressione dalle coste atlantiche della penisola iberica, per poi tornare a condizioni perturbate per un nuovo approfondimento di aria polare verso l'arco alpino.
Di nuovo la dorsale alpina la zona più colpita dalla nevicata: 15-40 cm a 2000 m, con quota neve a circa 800-1000 m. Sopra i 2800 m la precipitazione sembra essere stata più omogenea, si registrano 40-50 cm di neve fresca dalla valle d'Ayas, a tutta la dorsale alpina fino alla Valsavarenche.
Dalla mattinata si segnala una moderata attività eolica da NW sopra i 2500 m, che sta rimaneggiando la neve fresca asciutta e formando accumuli sui versanti meridionali.
Da sabato l'ingresso di venti moderati o forti da nord ha determinato l'abbassamento delle temperature; questa mattina, in quota, si osserva un leggero aumento a causa dell'arrivo da ovest di aria più mite e umida che determinerà un progressivo peggioramento delle condizioni del tempo.
Il manto nevoso si presenta ben rigelato a tutte le quote, con croste da fusione e rigelo fino a 3500 m a sud e 2800 m a nord, più in alto si trova neve a debole coesione che diventa progressivamente rara alzandoci di quota nelle zone maggiormente interessate dal vento; pertanto oltre i 3000 m possiamo trovare neve farinosa oppure croste di neve ventata alternate a zone in cui emerge il fondo duro di neve vecchia.
Monte Bianco, discesa del ghiacciaio del Toula, Attenzione! si segnala caduta di pietre sulla scala del Toula. Gran Paradiso (sabato e domenica) ottime condizioni di salita al mattino presto, rispettare scrupolosamente gli orari, la neve cede in fretta e la discesa è da prevedersi da fine mattinata con neve sfondosa, la copertura continua è dai 2600m, salito sia da scialpinisti che con ramponi su ottima traccia, frequentato durante il weekend anche anche il tour scialpinistico dei 4 rifugi (Sella, Chabod, Emanuele e Pontese tutti aperti), bnuone condizioni nevose generali, Cervinia, Breithorn frequentati da diversi scialpinisti, neve dura, indispensabili i coltelli. Granta Parey, negli ultimi due giorni come già segnalato nelle condizioni generali scarso rigelo notturno e neve umida.
Monte Bianco, Dôme de Miage, la traversata è in ghiaccio nella parte alta, discesa tracciata con buona neve, si scende comodamente fino al a Frasse. Discesa del ghiacciaio di Trèlatête, condizioni favorevoli, neve primaverile trasformata, si scende bene nella gorge, strada che scende a Notre Dame de la Gorge tutta innevata.
Cervinia, discesa della Porta Nera, accesso dal piccolo Cervino tracciato, parte alta con neve ventata, parte centrale molto battuta tipo pista a gobbe, parte bassa polverosa con tante tracce, si arriva bene alle piste di Furri senza togliere gli sci. Unter Theodulo, parte alta con neve polverosa, crepacci ben chiusi, tracciata ma con ancora possibilità di nuove tracce. Si scia fino a Furri facilmente.
Castore, tracciato con buona neve. Discesa del colle del Breithorn sui piani di Verra (Champoluc), tracciato con neve primaverile.
Durante la notte, grazie alla presenza di cielo sereno e alle inversioni termiche, gli strati superficiali del manto nevoso riescono a rigelare dai 1600-1800 m di quota. Nella mattinata il rialzo delle temperature e la radiazione solare inumidiscono gli strati superficiali, rendendoli non più portanti.