Avviso per i ghiacciatori: ulteriore aggiornamento 26/01/2009

12 February 2009

ULTERIORE AGGIORNAMENTO 26/01/2009 

Lillaz: il candelone è  più corto di 10 metri circa perchè quando a dicembre ha nevicato abbondantemente è caduta una grossa valanga dalle Loie che ha completamente riempito la pozza alla sua base; purtroppo l' abbondante nevicata ha strappato il rifornimento di acqua per l' uscita alternativa dopo l' anfiteatro e non è possibile arrivare in cima, c' è solo il primo tiro e poi si può scendere da questo con una doppia intorno ad un albero. Si ricorda che l' uscita più conosciuta a destra di questa è a rischio di apertura im provvisa di acqua da parte delle condutture della centrale elettrica, per cui è caldamente sconsigliata.

Comunicato del  Presidente della Società Guide di Cogne G.A. Roberta Vittorangeli.

In vista della nuova stagione invernale, si segnala ancora una volta che, come anche negli anni passati, gli ultimi tre tiri di uscita delle cascate di Lillaz in valle di Cogne, corrispondenti al tiro del diedro (che parte dalla vasca sopra la sezione denominata "dell' anfiteatro") e i due tiri successivi, vengono interessati dallo scarico automatico ed improvviso di acqua a forte getto da parte dell' ente gestore (C.V.A.) della centrale elettrica di Lillaz.

Per consentire sia la necessaria attività della centrale elettrica sia la salita di questa bella e famosa cascata da parte degli appassionati di arrampicate su cascate ghiacciate senza che questi vengano investiti da un getto d' acqua troppo violento, in accordo con la C.V.A., si è provveduto a realizzare un tragitto di uscita alternativo.

Tale percorso di uscita prende inizio dalla stessa vasca sopra la zona "dell' anfiteatro" e si snoda nel dietro che giace subito a sinistra della via originaria, terminando alla stessa altezza di quest' ultimo. Pertanto la successiva discesa può comunque essere effettuata a piedi lungo il consueto percorso attraverso i prati sottostanti.

L' intervento della C.V.A. e della Società di Guide Alpine locale si limita unicamente al ripristino di un flusso d' acqua sufficiente  nel diedro posto più a sinistra. Trattandosi di struttura a formazione naturale non è prevista, come non lo era in passato, alcuna verifica dello stato di formazione del ghiaccio e di sicurezza della salita: giudizio che era e rimane sotto la diretta responsabilità di ogni singolo arrampicatore.

Si segnala, inoltre, che dalla via originaria, nella parte più sopra indicata, verranno rimosse tutte le soste attrezzate e tutti i punti di assicurazione posizionati sulle lunghezze di corda, essendone vivamente sconsigliata la frequentazione.

Si confida nel senso di responsabilità degli arrampicatori perchè, da questo momento in avanti, evitino accuratamente di percorrere la salita originaria, onde evitare rischi inutili che comporterebbero spiacevoli ordinanze ufficiali a discapito di tutti.

Ringraziando, si chiede, inoltre, la collaborazione di tutti gli appassionati del settore, professionisti e non, per una diffusione quanto più possibile capillare di questa importante notizia.

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